Come si vota

Con il nuovo sistema di votazione, l'elettore ha a disposizione una sola scheda elettorale per la Camera ed una scheda per il Senato. In entrambe sono raffigurati i simboli delle liste in competizione. Nella scheda le coalizioni risultano disposte orizzontalmente con i loro simboli in successione uno di fianco all'altro.

Per l'elezione della Camera la scheda è rosa.

Per l'elezione del Senato la scheda è gialla.

Sia per l'elezione della Camera che per quella del Senato l'elettore deve esprimere il voto tracciando, sulla parte interna della scheda, con la matita copiativa, un solo segno (ad esempio, una croce o una barra) sul solo contrassegno delle lista prescelta. Dunque: un solo segno su un solo simbolo.
E' vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione, pena l'annullamento del voto.
Il voto espresso per il partito produce effetti anche in favore della coalizione di cui il partito fa parte.

Il sistema elettorale attuale è un sistema maggioritario di coalizione, ciò significa che vince la coalizione che ottiene più voti sommando quelli dei partiti che ne fanno parte.
Alla ripartizione dei seggi alla Camera partecipano le coalizioni che abbiano raggiunto complessivamente, su base nazionale, il 10% del totale dei voti (purché almeno una delle liste collegate superi il 2%) e le singole liste non collegate a coalizioni che ottengano almeno il 4% dei voti validi nazionali.
La ripartizione dei seggi al Senato si effettua su base regionale: per le coalizioni occorre raggiungere il 20% dei voti nazionali, per i singoli partiti collegati il 3% e per i partiti indipendenti l’8%. Inoltre sono previsti dei premi di maggioranza per la coalizione vincente ma che non ha ottenuto la maggioranza di seggi, vale a dire il 55%, in modo da permettere che raggiunga tale percentuale.

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